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Come funziona Google Postmaster Tools

Oggi ho provato il tool di Google che permette di verificare la qualità delle email inviate verso GMAIL e l'eventuale presenza di SPAM. Ecco il resoconto


Come funziona Google Postmaster Tools
Circa un mese fa avevo parlato di come contrastare lo SPAM con SPF, DKIM, DMARC e rDNS.

Il post era dedicato a capire quali sono gli strumenti necessari per poter configurare un server in grado di inviare email con una certa qualità ed evitare, nel limite del possibile, di essere individuati come SPAMMER.

Sempre su questo argomento, oggi ho potuto provare il nuovo strumento che Google mette a disposizione per la lotta contro lo SPAM: Google Postmaster Tools

L'idea è quella di poter dare un tool, a coloro che gestiscono professionalmente l'invio di posta elettronica a liste di distribuzione, in grado di monitorare la qualità del servizio.

Come configurare Google Postmaster Tools
Visto che lo strumento è gratuito e gestisco varie liste di distribuzione, verso gli iscritti a parecchi dei miei servizi internet, mi sono iscritto al programma e ho registrato un sito, in modo da poter verificare la qualità delle email inviate.

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All'iscrizione, la prima cosa che viene richiesta è quella di poter dimostrare la paternità di un dominio, tramite la modifica al DNS, con l'aggiunta di un record TXT o di un CNAME con apposito valore fornito da Google.

Appena effettuata la modifica è possibile certificare il dominio con Google (l'operazione è istantanea) ed accedere ad un pannello di controllo con l'elenco dei siti certificati, sui quali è possibile monitorare qualità e percentuale di email SPAM inviate.

Unico vincolo all'accesso alle statistiche è dato dal fatto di aver configurato il dominio con un corretto SPF, DKIM e DMARC record nel DNS. Nel caso non l'abbiate fatto: fatelo il prima possibile.

Immagine 2

Fortunatamente, nel mio caso il tasso di SPAM è sempre stato a 0, tranne un giorno dove qualche utente ha cliccato su SPAM, in quel caso sono passato allo 0.1%.
E' comunque un dato accettabile dato che, a volte, gli utenti non comprendono subito la provenienza della posta e tendono a premere SPAM piuttosto che CANCELLAMI.

Oltre a questo è possibile verificare anche altri indicatori, come la domanin reputation e la quantità di traffico autenticato

Immagine 3

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Unico neo del sistema è dato dal fatto che lo storico dei dati presentati, anche se il menù presenta dei range temporali che vanno dai 7 ai 120 giorni, è ancora molto ristretto. Speriamo che nei prossimi giorni i dati inizino ad accumularsi per poter avere dei range temporali più ampi.

Feedback Loop
Altro aspetto interessante del servizio è il Feedback Loop. E' infatti possibile indicare, nelle singole email inviate, la campagna alla quale fanno riferimento.
In questo modo, sarà possibile ricevere un feedback da parte di Google, e scoprire subito se, una campagna in particolare, è andata a inficiare negativamente la qualità delle email inviate.

La configurazione avviene tramite l'uso del campo di header

Feedback-ID:

contenente i dati di campagna e il report aggregato viene inviato all'email indicata nel DKIM record del DNS del dominio.

Conclusioni
Il tool che Google mette a disposizione permette, finalmente aggiungerei, di poter capire meglio come mai, una email inviata verso account GMAIL, non viene correttamente consegnata.

Dove un tempo occorreva andare per tentativi, ora possiamo verificare direttamente il motivo per il quale le email inviate non giungono a destinazione.

Fortunatamente, nel mio caso, non sembra ci siano problemi attivi: questo mi conforta nel pensare di aver fatto un buon lavoro di configurazione dei server di invio.



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